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Unico Club ufficialmente riconosciuto dall'E.N.C.I. per la tutela della razza "Magyar Vizsla a Pelo Corto e a Pelo Duro" in Italia

1° CAS Corso di Avviamento alla Selvaggina

1° CAS Corso di Avviamento alla Selvaggina Locandina 1° CAS Corso di Avviamento alla Selvaggina Locandina
L'11 gennaio 2015 si è svolto il primo corso di avviamento alla selvaggina organizzato dall'Associazione Magyar Vizsla Club Italiano presso la Zona di Addestramento cani di Campitello (Levane - AR).
Questa giornata è stata organizzata per avvicinare i possessori di vizsla al mondo per cui è stato selezionato e per dare la possibilità (per chi ne avesse voglia) di impostare il lavoro corretto per il superamento delle prove di lavoro. Hanno partecipato all'iniziativa 8 vizsla tra cui :

CASSOVIA MORGAN BUONA CASA
Anya
Beck’s del Fatalbecco
Lorna chi te canta del Fatalbecco
Aranyvadasz Vigec (Geko)
Born to be alive del Fatalbecco (Frida)
Qwerty Hashtag del Fatalbecco (Hashy)
Rabiosa del Fatabecco
Goku-Ercole del Fatalbecco

Un dato importante è che solo due erano i soggetti utilizzati in prove di lavoro, questo denota un maggior interesse da parte dei comuni proprietari verso il mondo venatorio e che forse gli sforzi del club, per avvicinare i neofiti quantomeno alla verifica dell’istinto venatorio dei propri vizsla, stanno iniziando a dare i loro frutti.
La parte teorica del corso ha evidenziato come da ogni cane (qualsiasi sia il livello di avidità sul selvatico o il tipo di vita che conduca) si possa ottenere molto lavorando con metodo gentile e costanza nell’ addestramento, e quanto sia fondamentale impostare una buona relazione tra cane e proprietario prima di pretendere risultati sul campo.
Per primo si è parlato dell’importanza dell'apprendimento del cane basato sulla relazione col proprietario, sottolineando che i risultati migliori non li ottenga il dresseur, che gioca un ruolo importantissimo soltanto nella fase finale dell’addestramento del cane, ma il binomio stesso, in quanto è di vitale importanza una conoscenza profonda del soggetto da addestrare e la costruzione di un rapporto di rispetto reciproco e di collaborazione che solo il binomio cane-proprietario può creare.
Sentire questo tipo di discorsi ha suscitato un grande entusiasmo dei presenti rimasti lontani dal mondo venatorio per i metodi spesso duri utilizzati nell'addestramento.
Il lavoro svolto è stato quindi diverso per ogni singolo binomio e anche i consigli su come impostare l'addestramento sono stati diversi di caso in caso.
E’ importante sottolineare come si sia basata l’attenzione sull’ educazione del conduttore prima che sulle qualità del cane. Un proprietario conscio del percorso che dovrebbe intraprendere il proprio cane aiuterà senz’ altro ad ottenere buoni risultati sia nelle gestione quotidiana del proprio ausiliario, sia nell’ attività sportivo/venatoria.

Sarà il proprietario stesso ad intraprendere questo tipo di percorso per poter essere lui in grado di soddisfare le esigenze venatorie del cane. Non si è testato le potenzialità del cane, bensì, quelle del binomio, consci che per svolgere un'attività venatoria vera e propria il percorso da intraprendere è sicuramente molto più complesso e che un ruolo importantissimo dovrà assumerlo la selezione negli anni a venire.

In generale i temi affrontati sono stati:
- Collegamento cane-conduttore
- Cerca
- Ferma
- Reazione allo sparo
- Riporto e recupero

Il tutto accompagnato da approfondimenti sul tipo di selvatico, apprendimento del cane, verifica del vento e impostazione dei comandi.
Il relatore del corso è stato Alessandro Veltroni, da sempre nel campo della cinofilia , ha preparato numerosi binomi ed ha raggiunto traguardi importanti come il Trofeo Massimino e la Coppa Campione. Alessandro si è dimostrata un ottima persona molto preparata e disponibile e che ha dato un parere molto positivo dei soggetti presenti invogliando a fare sempre meglio.
Ottimo anche il pranzo, momento di ulteriori scambi di opinione e confronti costruttivi. La pioggia del pomeriggio non ci ha intimorito e lo stage è continuato con delle prove di selvatico abbattuto e di riporto. Altri consigli utili sono stati impartiti da Alessandro Veltroni, soprattutto sulla correttezza al frullo, esercizio fondamentale per il superamento di una prova su selvaggina naturale in zona DOC. In conclusione, la giornata è stata apprezzata da tutti e visto l'entusiasmo suscitato, ci auguriamo che il club possa organizzare al più presto altre giornate informative come questa augurandoci di poter finalmente vedere una numerosa batteria vizsla in prova di lavoro!!