XVI COPPA ITALIA PER RAZZE CONTINENTALI DA FERMA 2016
Castel di Salce 29-30 ottobre 2016
Oramai non possiamo più trovare alibi per le prestazioni non eccelse dei nostri Vizsla. Il percorso fatto in questi ultimi anni ci ha portato a riscuotere rispetto da parte di tutti gli operatori cinofili e tale stima và ripagata con prestazioni degne di nota. In questa ultima Coppa Italia, nonostante tutti i 6 rappresentanti della nostra razza si siano fatti trovare pronti ad affrontare il terreno con determinazione e voglia di evidenziare le proprio doti venatorie, non sono poi riusciti a sfruttare le poche occasioni avute. Soltanto tre possibilità di chiudere il punto nei due giorni di prova ma che non sono andate a buon fine. Non dobbiamo adagiarci su teorie che potevano andar bene qualche anno fa, quando ancora la razza era praticamente sconosciuta; dobbiamo invece confermare quanto fatto in questi anni e continuare a crescere e migliorare. SOLO CHI NON SI ACCONTENTA PUO' AMBIRE DIFATTI A PIU' GRANDI RISULTATI. Naturalmente non parlo di competizione fine a se stessa ma della voglia mia e di tutto il consiglio direttivo di essere tra i grandi non per gentile concessione ma per meriti acquisiti; meriti che, e ne sono sicuro, la razza ha acquisito di diritto e può tranquillamente continuare ad ambire.
Confermate sia nelle verifica morfologica e nella verifica di riporto dalle acque profonde le ottime doti di tutti i nostri rappresentanti, manca soltanto una maggior determinazione nell'affermare le nostre qualità venatorie e nel condurre il turno in maniera accademica sia per l'ausiliario che il conduttore.
Oramai non possiamo più trovare alibi per le prestazioni non eccelse dei nostri Vizsla. Il percorso fatto in questi ultimi anni ci ha portato a riscuotere rispetto da parte di tutti gli operatori cinofili e tale stima và ripagata con prestazioni degne di nota. In questa ultima Coppa Italia, nonostante tutti i 6 rappresentanti della nostra razza si siano fatti trovare pronti ad affrontare il terreno con determinazione e voglia di evidenziare le proprio doti venatorie, non sono poi riusciti a sfruttare le poche occasioni avute. Soltanto tre possibilità di chiudere il punto nei due giorni di prova ma che non sono andate a buon fine. Non dobbiamo adagiarci su teorie che potevano andar bene qualche anno fa, quando ancora la razza era praticamente sconosciuta; dobbiamo invece confermare quanto fatto in questi anni e continuare a crescere e migliorare. SOLO CHI NON SI ACCONTENTA PUO' AMBIRE DIFATTI A PIU' GRANDI RISULTATI. Naturalmente non parlo di competizione fine a se stessa ma della voglia mia e di tutto il consiglio direttivo di essere tra i grandi non per gentile concessione ma per meriti acquisiti; meriti che, e ne sono sicuro, la razza ha acquisito di diritto e può tranquillamente continuare ad ambire.
Confermate sia nelle verifica morfologica e nella verifica di riporto dalle acque profonde le ottime doti di tutti i nostri rappresentanti, manca soltanto una maggior determinazione nell'affermare le nostre qualità venatorie e nel condurre il turno in maniera accademica sia per l'ausiliario che il conduttore.
Che tutto ciò sia di stimolo per tutti noi che abbiamo a cuore la razza e per coloro che si avvicineranno negli anni e con l'augurio che questo sia soltanto il punto di partenza e non il punto di arrivo (come successo per altre razze). A dimostrazione di quanto sopra detto le attività dell'AMVCI non si fermano, vi aspettiamo quindi già domenica 6 novembre per il III trofeo Giancarlo Tosi presso l'Azienda Faunistico Venatoria "La Rossetta" via Romagne 23 - 40062 Molinella (BO),ultima tappa anche del Trofeo del Magyaro edizione d'autunno, ossia il più BRAVO tra i più belli (ormai il nostro motto ufficiale).
Il Presidente AMVCI
Alessandro Poggini
Ultima modifica ilSabato, 05 Novembre 2016 21:48
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