PROVA DI LAVORO SU SELVAGGINA NATURALE – SPECIALE VIZSLA CAC – MEZZANO 16.08.2020
Domenica 16 Agosto 2020 al via la quarta prova dell’anno del nostro Club, Speciale Vizsla su selvaggina naturale con CAC alle Valli del Mezzano, in collaborazione con il Gruppo Cinofilo Ferrarese.
Presenti:
8 i soggetti costituenti la batteria della Speciale Vizsla a pelo corto – Giudice Angelo Bonacina
6 i soggetti costituenti la batteria della Speciale Vizsla a pelo duro – Giudice Mauro Bellodi
Classifica batteria pelo corto.
Giudice Angelo Bonacina:
CQN Maya dei Vizsla prop. Sofia Ruffato, cond. Enrico Lunardi
Classifica batteria pelo duro.
Giudice Mauro Bellodi: nessun qualificato
Riportiamo di seguito le relazioni di fine mattinata degli Esperti Giudici.
Giudice Angelo Bonacina – Batteria Pelo Corto:
“Innanzitutto una considerazione: correre al Mezzano è già difficile in condizioni normali, quando ci si mette la vegetazione un po' alta e la calura diventa, io oserei dire, proibitivo non solo per i Vizsla ma tutte le razze.
È difficile per chi fa selezione oggi e purtroppo non abbiamo cani in classifica.
Ma non sono passati inosservati alcuni cani, pur non avendo una classifica ma abbiamo solo una segnalazione. I cani che mi hanno particolarmente impressionato sono Daria di Osteria Nuova, una femmina di carattere, cacciatrice. Ha dimostrato un ottimo collegamento. Purtroppo c’era un fagiano, però non è passata inosservata.
Così come non sono passati inosservati Saruman, Questa e Rosita. Questi tre cani, insieme al primo menzionato, sono dei bei rappresentati di razza ma soprattutto cacciano, sono al servizio del fucile e per una razza numericamente inferiore e con una non elegantissima tradizione in Italia sono cose che vanno rimarcate, non dico aiutate, ma vanno valorizzate.
Circa la prova abbiamo solo una segnalazione che è un CQN.
CQN che va a Maya dei Vizsla condotta da Lunardi.
Giovane Il cane e giovane anche il conduttore. A servizio del fucile, anche qui ha fermato bene un fagiano che purtroppo all'involo l'ha portata ad una rincorsa.
Sempre nell'ottica di quello che ho detto prima, numeri, numeri, lo stato della razza in Italia, l'utilizzo della razza da parte dei cacciatori, è doveroso anche in questo caso segnalarla con un CQN, non è una qualifica ma una segnalazione di tutto rispetto, anzi.
Signori io ho finito. Ringrazio tutti, poi farò la squadra, ma soprattutto ringrazio subito il Club che mi ha onorato ad ottobre di far parte del corpo giudicante della Coppa Europa e quest'anno dandomi l'onore ed il piacere di selezionare circa la razza Vizsla.
Grazie”
Giudice Mauro Bellodi – Batteria Pelo Duro:
“Onorato Signori di essere qui con voi presente questa mattina.
Mi mancavate dall'anno scorso, per dire alla Vasco Rossi “siamo ancora qua… eh già!”, è una cosa molto importante ci siamo ritrovati!
Grazie quindi a tutti voi per la vostra sportività per tutto quanto.
Prima di relazionare la mia batteria vorrei ricordare alcune cose, dicevo stamattina con Enrico (Brogiolo - ndr) che nella mia relazione avrei dovuto fare più filosofia e meno concretezza.
In effetti vorrei ricordare alcune cose, rimarcare alcune cose.
Il cane, il nostro cane, il tuo cane, il mio cane, è una chiave di ingresso un passepartout per entrare in una natura così meravigliosa. Ma quando un cane diventa ausiliare, nel vero senso della parola, il tuo cane, il mio cane, noi ci trasformiamo un po’ nel cane ed il cane si trasforma in noi. Diventiamo una simbiosi, un tutt'uno col cane, sappiamo cosa fa senza doverlo chiamare, senza esagitarsi, senza fischiare. Quello è il vero ausiliare.
Ma cosa deve fare poi questo ausiliare nei dieci minuti nel quarto d'ora che gli viene concesso? La risposta è sempre la più semplice: deve trovare più selvaggina possibile.
Al Giudice spetterà l'incarico di dire come l'ha fatto. Fammi vedere cosa sa fare il tuo cane e io ti dirò come l’ha fatto. Del resto poi, alla fine più che cacciatori tutti siamo degli esteti della caccia del cane da caccia, del cane di qualità, del cane che ci trasmette emozioni. Il cane ci comunica emozioni, se non ci comunica emozioni ragazzi allora è finita a venire a fare anche queste cose.
Grazie, era una premessa che dovevo fare perché per me era importante dirlo.
La mia batteria era costituita da 6 cani a pelo duro, dei quali vi comunico che praticamente non ho nessuna classifica.
Ma non è importante, dicevo con con Mariella prima, non avere un cane in classifica. La cosa che mi è dispiaciuta di più è di non avere un cane al richiamo perché questo è molto più fondamentale. Si può venire a casa da caccia senza avere ammazzato un fagiano, benissimo, ma i cani che si sono espressi questa mattina si sono espressi in una nota talmente bassa che nessuno dei quali poteva meritare un'eccellenza. Di conseguenza, di richiami non ce ne possono essere stati.
Cani anche condotti così così, ho rimproverato un pochettino il signor Massolo che va troppo in avanti, fa chiudere i lacet, per quanto si parli di lacet.
Perché avrei voluto dei respiri di cerca molto molto migliori, cani molto stretti, ma se tu vai avanti li stringi ancora di più, lasci un sacco di terreno inesplorato.
Che devo dire, con questi cani c'è molto ma molto da lavorare, è vero come diceva Angelo Bonacina che il prodotto è poco, i cani su cui lavorare sono pochi ma quei pochi che ci sono bisogna sapere poi gestirli geneticamente per migliorare in futuro quelle cucciolate che andranno in mano a degli apprezzatori della razza, degli estimatori come siete voi.
Concludo dicendo che sono dispiaciuto per il risultato, ma molto contento per aver passato una splendida mattina insieme a voi.
Grazie”
Foto by: Enrico Brogiolo
Presenti:
8 i soggetti costituenti la batteria della Speciale Vizsla a pelo corto – Giudice Angelo Bonacina
6 i soggetti costituenti la batteria della Speciale Vizsla a pelo duro – Giudice Mauro Bellodi
Classifica batteria pelo corto.
Giudice Angelo Bonacina:
CQN Maya dei Vizsla prop. Sofia Ruffato, cond. Enrico Lunardi
Classifica batteria pelo duro.
Giudice Mauro Bellodi: nessun qualificato
Riportiamo di seguito le relazioni di fine mattinata degli Esperti Giudici.
Giudice Angelo Bonacina – Batteria Pelo Corto:
“Innanzitutto una considerazione: correre al Mezzano è già difficile in condizioni normali, quando ci si mette la vegetazione un po' alta e la calura diventa, io oserei dire, proibitivo non solo per i Vizsla ma tutte le razze.
È difficile per chi fa selezione oggi e purtroppo non abbiamo cani in classifica.
Ma non sono passati inosservati alcuni cani, pur non avendo una classifica ma abbiamo solo una segnalazione. I cani che mi hanno particolarmente impressionato sono Daria di Osteria Nuova, una femmina di carattere, cacciatrice. Ha dimostrato un ottimo collegamento. Purtroppo c’era un fagiano, però non è passata inosservata.
Così come non sono passati inosservati Saruman, Questa e Rosita. Questi tre cani, insieme al primo menzionato, sono dei bei rappresentati di razza ma soprattutto cacciano, sono al servizio del fucile e per una razza numericamente inferiore e con una non elegantissima tradizione in Italia sono cose che vanno rimarcate, non dico aiutate, ma vanno valorizzate.
Circa la prova abbiamo solo una segnalazione che è un CQN.
CQN che va a Maya dei Vizsla condotta da Lunardi.
Giovane Il cane e giovane anche il conduttore. A servizio del fucile, anche qui ha fermato bene un fagiano che purtroppo all'involo l'ha portata ad una rincorsa.
Sempre nell'ottica di quello che ho detto prima, numeri, numeri, lo stato della razza in Italia, l'utilizzo della razza da parte dei cacciatori, è doveroso anche in questo caso segnalarla con un CQN, non è una qualifica ma una segnalazione di tutto rispetto, anzi.
Signori io ho finito. Ringrazio tutti, poi farò la squadra, ma soprattutto ringrazio subito il Club che mi ha onorato ad ottobre di far parte del corpo giudicante della Coppa Europa e quest'anno dandomi l'onore ed il piacere di selezionare circa la razza Vizsla.
Grazie”
Giudice Mauro Bellodi – Batteria Pelo Duro:
“Onorato Signori di essere qui con voi presente questa mattina.
Mi mancavate dall'anno scorso, per dire alla Vasco Rossi “siamo ancora qua… eh già!”, è una cosa molto importante ci siamo ritrovati!
Grazie quindi a tutti voi per la vostra sportività per tutto quanto.
Prima di relazionare la mia batteria vorrei ricordare alcune cose, dicevo stamattina con Enrico (Brogiolo - ndr) che nella mia relazione avrei dovuto fare più filosofia e meno concretezza.
In effetti vorrei ricordare alcune cose, rimarcare alcune cose.
Il cane, il nostro cane, il tuo cane, il mio cane, è una chiave di ingresso un passepartout per entrare in una natura così meravigliosa. Ma quando un cane diventa ausiliare, nel vero senso della parola, il tuo cane, il mio cane, noi ci trasformiamo un po’ nel cane ed il cane si trasforma in noi. Diventiamo una simbiosi, un tutt'uno col cane, sappiamo cosa fa senza doverlo chiamare, senza esagitarsi, senza fischiare. Quello è il vero ausiliare.
Ma cosa deve fare poi questo ausiliare nei dieci minuti nel quarto d'ora che gli viene concesso? La risposta è sempre la più semplice: deve trovare più selvaggina possibile.
Al Giudice spetterà l'incarico di dire come l'ha fatto. Fammi vedere cosa sa fare il tuo cane e io ti dirò come l’ha fatto. Del resto poi, alla fine più che cacciatori tutti siamo degli esteti della caccia del cane da caccia, del cane di qualità, del cane che ci trasmette emozioni. Il cane ci comunica emozioni, se non ci comunica emozioni ragazzi allora è finita a venire a fare anche queste cose.
Grazie, era una premessa che dovevo fare perché per me era importante dirlo.
La mia batteria era costituita da 6 cani a pelo duro, dei quali vi comunico che praticamente non ho nessuna classifica.
Ma non è importante, dicevo con con Mariella prima, non avere un cane in classifica. La cosa che mi è dispiaciuta di più è di non avere un cane al richiamo perché questo è molto più fondamentale. Si può venire a casa da caccia senza avere ammazzato un fagiano, benissimo, ma i cani che si sono espressi questa mattina si sono espressi in una nota talmente bassa che nessuno dei quali poteva meritare un'eccellenza. Di conseguenza, di richiami non ce ne possono essere stati.
Cani anche condotti così così, ho rimproverato un pochettino il signor Massolo che va troppo in avanti, fa chiudere i lacet, per quanto si parli di lacet.
Perché avrei voluto dei respiri di cerca molto molto migliori, cani molto stretti, ma se tu vai avanti li stringi ancora di più, lasci un sacco di terreno inesplorato.
Che devo dire, con questi cani c'è molto ma molto da lavorare, è vero come diceva Angelo Bonacina che il prodotto è poco, i cani su cui lavorare sono pochi ma quei pochi che ci sono bisogna sapere poi gestirli geneticamente per migliorare in futuro quelle cucciolate che andranno in mano a degli apprezzatori della razza, degli estimatori come siete voi.
Concludo dicendo che sono dispiaciuto per il risultato, ma molto contento per aver passato una splendida mattina insieme a voi.
Grazie”
Foto by: Enrico Brogiolo